LE RETI ANTICADUTA PERSONE CERTIFICATE SECONDO LA NORMATIVA EUROPEA
QUELLO CHE NON SAI!
Reti anticaduta persone
Oggi parleremo di un argomento molto interessante: le reti anticaduta persone certificate secondo la normativa europea. Si tratta di brevi accenni a quanto previsto, allo scopo di rendere chiara la legislazione. Per completezza si rinvia a quanto contenuto nelle normative.
Cosa prevedono le normative europee EN1263-1 eEN1263-2 di riferimento?
Sono due le norme europee che riguarda le reti anticaduta: la EN1263-1 e EN1263-2.
Si tratta di due norme distinte.
La prima EN1263-1 specifica i requisiti di sicurezza delle reti ed i metodi di prova ed è basata sulle caratteristiche prestazionali delle fibre di polipropilene e poliammide.
La seconda, la EN1263-2 riguarda invece i requisiti di sicurezza per il posizionamento delle reti, ossia l’installazione delle stesse.
La norma EN1263-1 come classifica le reti di sicurezza?
Come abbiamo detto la norma EN1263-1 si occupa di quale requisiti le reti debbano avere per essere certificate e quali sono i test a cui le stesse devono essere sottoposte per avere la certifica di conformità alla normativa europea. In particolare la reti, sono classificate in 4 classi: A1, A2, B1 e B2 sulla base della grandezza della maglia e dell' energia necessaria per la rottura. La classe non significa che una rete sia meglio di un'altra ma specifica solo il gruppo di appartenenza, che deve essere esposto nell’ etichetta informativa di ciascuna rete immessa in mercato.
Inoltre la normativa prevede che le reti vengano classificate in 4 tipi in base all’utilizzo:
- Reti di tipo S: reti con corda perimetrale
- Reti di tipo T: attacco con bracci orizzontali
- Reti di tipo U: attacco su struttura verticale
- Reti di tipo V: reti con corda perimetrale attaccate a supporto tipo forca.
Questi dettagli vanno poi indicati nella etichetta informativa di ciascuna rete.
La norma si occupa anche delle corde perimetrali e delle altre corde da utilizzare.
Quali sono i test che devono essere svolti secondo la normativa europea EN1263-1?
Le reti per essere certificate devono essere sottoposte a diversi test a seconda del tipo di rete (tipo S, Tipo V, tipo U, tipo T). Nel caso delle reti di tipo S che sono quelle più utilizzate ossia quelle con la corda perimetrale che vanno solitamente in orizzontale, sotto i lucernai o per le coperture, si svolgono due test: uno dinamico e uno statico.
Il test dinamico si svolge su una rete di dimensione 5 (+/-0.1 mt) x 7 (+/-0.1 mt): una sfera di ferro del diametro di 500 mm (+/-10 mm) con una massa di 100 kg (+/-1kg) viene fatta cadere sulla rete per due volte a distanza di 30+/-15 min. Ad ogni caduta viene registrata la deformazione in modo da valutarla in base alla normativa.
Il test statico si svolge su tre identici campioni della dimensione di 3 (+/-0.1 mt) x 3 (+/-0.1 mt), uno dei quali, scelto a random, viene installato su di un supporto tubolare. Una sfera di ferro del diametro di 500 mm (+/-10 mm) con una massa di 100 kg (+/-1 kg) viene posizionata al di sotto della rete e tirata attraverso un macchinario dal basso verso l’alto fino a causare la totale rottura della rete stessa, registrando la forza di rottura tramite un dinamometro.
Come si valuta il deterioramento delle reti nel tempo?
La normativa prevede che il test statico si svolga su tre reti di dimensione di 3 mt (+/-0.1) ;x 3 (+/-0.1 mt) perché uno viene testato allo stato nuovo, mentre gli altri due vengono lasciati in esterno, sottoposti agli agenti atmosferici per rispettivamente 6 mesi e 12 mesi. Allo scadere dei 6 mesi e dei 12 mesi ciascuna rete viene di nuovo sottoposta al test per valutare la capacità di rottura e tenuta dopo il logorio dovuto all’ esposizione. Sulla base dei risultati del test viene calcolato il coefficiente di deterioramento che servirà come parametro per eseguire i collaudi annuali.
Dopo aver eseguito il test finale dopo i 12 mesi di deterioramento e se i test statici e dinamici sono stati superati la rete viene considerata certificata secondo la normativa europea. Si noti che la normativa europea considerata la rete certificata senza apporre limiti di dimensione. In altre parole la rete è certificata, in qualunque dimensione la stessa sarà confezionata in futuro.
E per quanto riguarda la posa?
Come detto la norma che si occupa della posa delle reti è la EN1263-2. Anche in questa norma i requisiti di posa sono diversi a seconda che si tratti di reti di tipo S, di tipo T, di tipo U, di tipo V. La norma prevede che le reti vengano fornite con un manuale di istruzioni.
Per quanto riguarda le reti orizzontali di tipo S, la norma si occupa delle reti con dimensione di almeno 35 metri quadri e con lato minore di almeno 5 mt.
Per tali reti i punti di ancoraggio devono essere posti a distanza non inferiore di 2.5 mt e con un carico di tenuto di almeno 6 kN.
Le reti possono essere unite tra loro in modo che non vengano lasciati vuoti maggiori di 100 mm tra i due bordi delle reti. Le reti si possono anche sovrapporre e tale sovrapposizione deve essere di almeno 2 mt.
La normativa prevede uno schema di deformazione massima.
Cosa sono i collaudi annuali?
La normativa prevede che sull’ etichetta informativa venga riportata la data di produzione della rete e che alla rete vengano attaccati tre campioni collaudo.
I campioni non devono essere rimossi ma subire lo stesso deterioramento della rete madre a cui sono attaccati.
I campioni e la rete sono contraddistinti dallo stesso numero di sigillo in modo che ciascun campione possa essere ricondotto alla rete madre.
Ogni anno va mandato un campione completo del suo sigillo al collaudo.
Il collaudo prevede la rottura del campione e il risulto della rottura, valutato sulla base del coefficiente di deterioramento, indica se la rete può essere utilizzata per un ulteriore anno.
Allo scadere del quarto anno di vita, dopo che la rete ha eseguito tutti i collaudi possibili, la rete va sostituita e non deve più essere utilizzata.
Avete ancora domande sulle reti anticaduta? Non è finita qui….